Uvaggio: Garganega 85%, Trebbiano 15% | Prezzo: <10 €
Certo che a trovarsi nel bicchiere, magari senza la dovuta preparazione, una garganega de La Biancara si potrebbe rimanere spiazzati, almeno all’inizio. Ad avvicinarsi invece ai vini di Angiolino Maule con curiosità l’effetto sarà probabilmente di piacevole sorpresa. Penso prima ai colori, di rara intensità. Antichi, quasi. Soprattutto, poi, alle sensazioni di profonda mineralità che per la tipologia sanno offrire. E non è un caso. Sono sensazioni volute, che la pianta si deve radicare ben bene nel terreno per poi tirare fuori quanto di meglio i sedimenti vulcanici hanno da offrire.
Anche il Sassaia, il più basico forse di tutta l’offerta, non è indenne dalle sopracitate caratteristiche. E’ assaggio denso e profondo, che esprime sentori di gesso, di pietre levigate, di fiori gialli. Appena monocorde, forse. Ma è idea che scompare velocemente, che in bocca è pieno, forse barocco seppur semplice e scorrevole. Acidità sostenuta, lieve tannicità, finale dal frutto compiuto. Molto più che consigliato, a questo prezzo poi.
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